martedì 14 giugno 2011

COMUNICATO STAMPA REFERENDUM ACQUA: SCHIACCIANTE VITTORIA DEI SI!!

Nonostante il boicottaggio sistematico da parte dei grandi mass media, nonostante i tentativi trasversali di trasformare la campagna referendaria nell'ennesimo scontro politicista tutto interno al Palazzo, le donne e gli uomini di questo Paese hanno risposto con una straordinaria partecipazione al voto e con un'inondazione di SI.

SI, la gestione dell'acqua dev'essere sottratta al mercato; SI, sull'acqua non si possono fare profitti.

Questo ha detto l'intero popolo italiano vincendo una grande battaglia di civiltà.

E' stata una campagna straordinaria che ha attraversato ogni angolo del Paese con allegria e determinazione: e il popolo italiano ha risposto, dimostrando come un'intera società sia in movimento per la riappropriazione sociale dell'acqua e dei beni comuni e per riconquistare la democrazia.

Da oggi niente sarà più come prima.

Con questo straordinario voto, per la prima volta dopo due decenni, il popolo italiano ha sonoramente sconfitto le politiche liberiste e l'idea che l'intera vita delle persone debba essere assoggettata al mercato.

Le donne e gli uomini di questo Paese hanno detto con meravigliosa chiarezza che un altro mondo è possibile, che la gestione dell'acqua dev'essere ripubblicizzata, che i beni comuni devono essere difesi, che un'altra democrazia è necessaria.

Questo limpido voto dice anche quali dovranno essere i prossimi passi.

L'abrogazione del famigerato decreto Ronchi richiede una nuova normativa. Dal 2007 è depositata in parlamento una legge d'iniziativa popolare, promossa dal Forum italiano dei movimenti per l'acqua con oltre 400.000 firme: dev'essere immediata portata alla discussione ampia e partecipativa delle isitutzioni e della società.

L'abrogazione dei profitti dall'acqua richiede l'immediata riduzione delle tariffe pagate dai cittadini, nonchè la convocazione, ATO per ATO, di assemblee territoriali che definiscano tempi e modi della ripubblicizzazione del servizio idrico in ogni territorio.

E' stata una straordinaria traversata per l'acqua e la democrazia.
E' il tempo della festa. In tutte le piazze. Con tutte le donne e gli uomini che ci hanno creduto.
Ora possiamo guardare al futuro con nuova fiducia.

giovedì 26 maggio 2011

Irene e le fontanelle...

riceviamo da Irene questo invito...

vi scrivo per proporvi una piccola azione da compiere in autonomia e senza faticare troppo (e chissà che non vi divertiate anche...) per ricordare alla gente che il 12 e 13 giugno si vota.

Il procedimento è il seguente:

- scegliete una fontanella vicino casa vostra o davanti alla quale passate spesso
- cercate un supporto adatto all'intemperie, preferibilmente di recupero (il fondo di una cassetta di legno di quelle per la frutta, per esempio)
- munitevi di colori ad acqua o pennarelli o qualsiasi altra tecnica che consideriate opportuna, per disegnare o scriverci sopra il vostro messaggio
- in caso di crisi creativa, fatevi aiutare da qualche amica/o o parente in tenera età...
- appendete, appoggiate, legate la vostra opera alla fontanella adottiva

E se la targa d'arte sparisce...? Si ricomincia da capo (coraggio, dovrete tenerla d'occhio per meno di un mese, se ci pensiate).

L'abbiamo fatto a dicembre per la manifestazione nazionale e alcune targhe sono rimaste molto a lungo. Più "artistica" sarà, più attirerà l'attenzione, più abbellirà la fontanella e più possibilità avrà di conquistare il contestatore, spazzino o vandalo di turno ed essere risparmiata.

Il messaggio o disegno potrebbero semplicemente ricordare i Referendum, senza sbilanciarsi, o farlo in maniera velata. Così ci saranno meno alibi per il boicottaggio. A voi la scelta (a dicembre le targhe avevano quasi tutte lo stesso messaggio: "acqua pubblica e potabile, è anche tua, abbine cura e difendila").

Fatemi sapere se avete dei dubbi, se vi serve una mappa delle fontanelle o se vi mancano il materiale o le idee. Potremmo anche vederci e preparare assieme le targhe.
Girate l'iniziativa a chi volete.




Il tempo dell'acqua

Grazie a Tobia Ravà* che ci ha concesso di utilizzare questa immagine di una sua opera d'arte per la campagna referendaria.





* PaRDeS Tobia Ravà Studio
Via Miranese 42
30035 MIRANO (Ve)
tobiarava@libero.it
www.tobiarava.com .

lunedì 16 maggio 2011

Gli studenti della Scuola Internazionale di Grafica di Venezia per il Referendum

In collaborazione con l'Assessorato all'Ambiente del Comune di Venezia, gli studenti della Scuola Internazionale di Grafica di Venezia (www.scuolagrafica.it) hanno dato il loro contributo per la campagna referendaria. Ecco di seguito il loro prezioso e bellissimo lavoro.

- "Acquisto non previsto": Simone Bastianello, Lara Florean, Piera Zuliani
- "Hai capito che l'acqua può diventare salata?": Giulia Brino, Giovanni Rettore, Katrine Rusin
- "Non è tutto loro ciò che luccica": Marta Lucia Bianco, Agostina Ciccone, Joanne Mezzarobba
- "Ogni bel gioco costa poco": Elisabetta Cecutti, Stefania Checchin, Claudia Cupani, Alice Novello.
- "Sì, la voglio": Giulia Criveller, Veronica Duriavig, Giulia Zanon





giovedì 24 febbraio 2011

VOTA SI AI REFERENDUM PER L’ACQUA BENE COMUNE E CONTRO IL NUCLEARE

In primavera, in una data tra il 15 maggio e il 12 giugno, saremo chiamati a votare per il referendum “acqua e nucleare”.

Votando SI’, i cittadini potranno abrogare le leggi con cui il governo Berlusconi ha privatizzato l’acqua (insieme al trasporto pubblico locale e allo smaltimento dei rifiuti urbani) e deciso il ritorno al nucleare.

Con il SI’ al voto referendario l’acqua dovrà tornare pubblica sottratta al profitto e ai privati che speculano sul bene primario e vitale dell’acqua, negandola a chi non ce l’ha o facendola pagare cara, fregandosene degli inquinanti - quali arsenico, cloro, piombo, nitrati – che danneggiano gravemente la salute.

Con il SI’, la gestione dell’acqua dovrà essere partecipata dai cittadini, dai lavoratori addetti, dagli enti locali, che distribuiranno l’acqua con i primi 50 litri gratis a tutti, con tariffe progressive tese a scoraggiare gli sprechi, con l’attenzione particolare per la qualità e salubrità dell’acqua.

Con il SI’ al voto referendario i trasporti locali dovranno rimanere pubblici, con la gestione partecipata indirizzata verso la preminenza e lo sviluppo del mezzo pubblico, elettrico e su rotaia, tale da ridurre drasticamente i disagi della mobilità pendolare e risanare l’aria dagli smog delle polveri sottili.

Con il SI’ al voto referendario lo smaltimento dei rifiuti urbani dovrà avere una gestione pubblico-partecipata, spezzando la catena mafiosa che finora ha garantito l’arricchimento attraverso discariche-inceneritori, nocività alla salute umana e all’ambiente, puntando decisamente verso il risultato de “rifiuti zero”, tramite la raccolta differenziata porta a porta, le isole ecologiche, gli impianti di compostaggio, il contributo del riciclo-riuso di carta – vetro – alluminio – plastiche al ciclo virtuoso di risparmio di energia – entropia – economia e salute.

Con il SI’ al voto referendario il piano nucleare verrà definitivamente cancellato – il governo Berlusconi non ha tenuto fede ai risultati del precedente referendum dell’87, dopo Cernobyl, che impose la chiusura delle centrali nucleari – così che le risorse potranno essere destinate al risparmio energetico, a energie pulite ecocompatibili con le esigenze e il territorio, al risanamento ambientale post chiusura centrali a carbone e petrolio.

Con il SI’ referendario contro il nucleare si avvierà la ripubblicizzazione dell’energia elettrica e la gestione partecipata, in grado di garantire qualità del servizio e tariffe eque, non più bollette salate perché gravate dai profitti ai privati.

I REFERENDUM SU ACQUA E NUCLEARE SONO L’OCCASIONE PER CAMBIARE LA POLITICA ECONOMICA E SOCIALE DELL’ITALIA, NON FACCIAMOCELA SCAPPARE!
VOTIAMO E FACCIAMO VOTARE SI’

mercoledì 12 gennaio 2011

Sì della Consulta, la parola ai cittadini

La Corte Costituzionale ha ammesso due quesiti referendari proposti dai movimenti per l'acqua. A primavera gli uomini e le donne di questo paese decideranno su un bene essenziale. La vittoria dei “sì” porterà ad invertire la rotta sulla gestione dei servizi idrici e più in generale su tutti i beni comuni.
Attendiamo le motivazione della Consulta sulla mancata ammissione del terzo quesito, ma è già chiaro che questa decisione nulla toglie alla battaglia per la ripubblicizzazione dell'acqua e che rimane intatta la forte valenza politica dei referendum.
Il Comitato Promotore oggi più che mai esige un immediato provvedimento di moratoria sulle scadenze del Decreto Ronchi e sull'abrogazione degli AATO, un necessario atto di democrazia perché a decidere sull'acqua siano davvero gli italiani.
Il Comitato Promotore attiverà tutti i contatti istituzionali necessari per chiedere che la data del voto referendario coincida con quella delle elezioni amministrative della prossima primavera.
Da oggi inizia l'ultima tappa, siamo sicuri che le migliori energie di questo paese non si tireranno indietro.